Mal di testa dopo i pasti

Ti è mai capitato di avere mal di testa dopo il pasto?

Quel tipo di mal di testa trafittivo, come un punteruolo piantato nella parte alta del cranio, a volte a destra altre a sinistra, che arriva poco dopo aver finito di riordinare la cucina, quando pensavi di poterti prendere una pausa, seguire le notizie in tv o ributtarti nel PC per finire quel lavoro in scadenza.

Magari non è nemmeno la prima volta, allora inizi a pensare a cosa avevi mangiato in quel pasto, perché magari hai un’intolleranza alimentare o forse è colpa del caffè, perché te l’avevano detto che ne prendi troppi. O forse è lo stress… è un momento complicato, poche certezze e troppe informazioni. Difficile stare tranquilli, difficile digerire.

Intanto cominci a prendere un analgesico e speriamo che funzioni…

C’è una buona notizia, si può evitare che venga. Si può evitare di prendere i farmaci, si può considerare il mal di testa post pranzo da più punti di vista e trovare una soluzione che sia preventiva, cioè non curarlo ma non farlo venire proprio.

I mal testa sono tanti. Alcuni sono sintomo di patologie importanti o terapie invasive. La maggior parte delle emicranie non sono patologiche e hanno cause e localizzazioni tra le più disparate.

Ci occuperemo con il nostro metodo integrato, di quel mal di testa che compare dopo il pasto, solitamente il pranzo, e che ti rallenta nelle ore successive.

Questo mal di testa può avere le sue cause principali nelle abitudini alimentari e posturali.

Vediamo che cosa succede a livello anatomico e fisiologico per comprendere bene il problema.

A partire dal pasto si innescano diverse reazioni : cibi elaborati, quantità eccessive e un apporto di liquidi insufficiente o assunto nel momento sbagliato possono rallentare e rendere difficoltosa la digestione. Ciò crea un sovraccarico di lavoro per lo stomaco ed il primo tratto intestinale, cioè avviene un rallentamento della peristalsi, (quei movimenti autonomi necessari alla digestione) questo rallentamento comporta una rigidità di questi due organi che si oppongono all’effetto di pompaggio del diaframma  che a catena produce  tensione al diaframma stesso, non avendo possibilità di muoversi bene. Il diaframma  è neurologicamente legato alle vertebre cervicali ed ecco che il collo si irrigidisce; i muscoli del collo propagano la tensione alle membrane craniche e compare il tuo mal di testa.

A livello posturale, nella vita normale e ancor di più in questo strano periodo, le cattive posizioni mantenute nella postazione di lavoro, le pulizie compulsive, il riordino degli scaffali, uniti alla limitata possibilità di svago e di fare sport accentuano quella rigidità della schiena e del collo che portano ad una tensione del diaframma e della muscolatura cervicale; tensione che crea terreno fertile per un rallentamento della peristalsi ed a catena il mal di testa.

I consigli che ti diamo non riguardano, quindi,  solo l’alimentazione o solo la postura, ma un  approccio sincrono di integrazione dei due aspetti, caratteristica alla base del nostro metodo.

Innanzitutto prepara il tuo corpo all’assunzione del cibo.

Rilassa il diaframma per limitare la sua cattiva influenza sulla digestione. Prenditi un momento prima di mangiare e fermarti, respira; siediti comoda con i piedi ben appoggiati a terra e la schiena dritta. Presta attenzione all’aria che entra dal naso, corre sotto lo sterno ed arriva nella pancia gonfiandola come un palloncino, e poi ritorna indietro sgonfiando la pancia ed esce dalla bocca. Bastano una decina di respirazioni.

Alleggerisci  la muscolatura contratta delle spalle e del collo a vantaggio di una migliore digestione.          Lascia cadere le braccia lungo i fianchi ed esegui 10 circonduzioni (cerchietti)  delle spalle, portandole nell’ordine in avanti, in alto, in dietro e in basso, questa volta respirando liberamente.

Ora puoi pensare a mangiare, ma con qualche piccolo grande accorgimento:

Riduci la quantità di cibo che assumi, in questo periodo non hai bisogno di grosse quantità, perché ti muovi di meno.

Mastica lentamente per facilitare la digestione.

Inizia il pasto con verdure crude (eccetto insalata verde) per attivare  gli enzimi digestivi.

Dissocia proteine e carboidrati perché insieme sono più difficili da digerire.

Non mangiare cibi con più di 4 ingredienti in etichetta, i cibi pronti o molto elaborati affaticano lo stomaco.

Non bere più di mezzo bicchiere durante il pasto (ma due litri fuori pasto) per non diluire eccessivamente i succhi gastrici e rallentare la digestione.

Hai già fatto due passi importanti, non ti resta che prenderti ancora qualche istante per iniziare la digestione al meglio.

Dimentica la “pennichella” post pranzo e muoviti!

Se ne hai la possibilità fai una piccola passeggiata, anche solo 10 minuti all’aria aperta (nei limiti consentiti)  respirando liberamente e tenendo l’attenzione su ciò che ti circonda e sul respiro.

Se invece non ne hai la possibilità, esegui nuovamente gli esercizi di respirazione diaframmatica e la mobilizzazione delle spalle, che hanno preceduto il pasto. Quello che devi evitare è di rientrare immediatamente nella routine del lavoro e degli impegni stressanti per il fisico e la mente; allo stesso modo evita di buttarti sul divano per sentire le ultime notizie del Tg.

Il sistema digerente deve iniziare il suo lento lavoro di trasformazione e smaltimento del cibo introdotto e necessita del rispetto di una postura corretta, rilassata ma eretta e meglio ancora se in movimento. Il movimento del cammino o derivante dalla mobilizzazione del diaframma, attraverso la respirazione, facilita la peristalsi (movimenti propri) dello stomaco e dell’intestino. La tua digestione sarà più rapida ed efficace e quel fastidioso mal di testa non comparirà.

Per qualsiasi domanda, dubbio o chiarimento chiama il 0119401313 o manda una email a info@alchemia.to.it

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