In questo momento sono tante le domande che sorgono riguardo la nostra salute.
Forse è anche un momento di riflessione su che cosa può aiutare a mantenere un corpo sano, magari possiamo riesaminare il nostro stile di vita consapevoli che ciò che viene introdotto nel nostro organismo non influenza soltanto il corpo, ma anche i processi energetici, psicologici e spirituali. Cosa mangiamo e come mangiamo può quindi migliorare il nutrimento del corpo e della mente e, di conseguenza, dare benessere e salute.
Il cibo ha tante funzioni e tanti significati per noi, ora più che mai potrebbe venirci voglia di trovare ‘consolazione’ in cibi dolci, conditi, molto complessati, ma il risultato è perdere lucidità, intossinarsi, prendere peso, entrare in una dinamica che porta a ricercare sempre più quel tipo di cibo. La soluzione è essere consapevoli delle nostre scelte.
Innanzitutto può essere interessante sapere che il cibo è spesso un immunomodulatore, cioè un regolatore del sistema immunitario, poiché entra in contatto con la mucosa intestinale che è una nostra ‘prima linea’ di difesa contro agenti nocivi. L’importanza di un intestino e di un microbiota (la grandissima popolazione di microorganismi che ‘abita’ il nostro intestino ‘collaborando’ con lui e ricevendone benefici) in condizioni fisiologiche corrette, è ormai da anni oggetto di studi e ricerche che ne hanno rivelato la centralità.
Quindi prima cosa l’intestino deve funzionare regolarmente, per questo è utile bere molti liquidi (acqua, tisane, succhi di verdure, non bibite zuccherate), mangiare una quantità di fibre adeguata (ideale sarebbe avvicinarsi agli 800g di verdura e frutta nel giorno).
La verdura e la frutta (soprattutto di stagione) hanno inoltre il grande vantaggio di apportare delle importantissime sostanze che sostengono il nostro sistema immunitario.
Vorrei ribadire che è fondamentale eliminare i cibi lavorati, i cibi spazzatura, i cibi fatti di decine di ingredienti (soprattutto se pieni di zucchero), i cibi che la nostra nonna o bisnonna non riconoscerebbe. Mangiare sostanze lavorate, conservate, addizionate (le cosiddette calorie vuote cioè prive degli elementi realmente nutrienti) causa un superlavoro al nostro organismo oltre un’alterazione di nostri batteri intestinali che sono una difesa importantissima per noi.
Proviamo a usare questo tempo per cominciare a preparare i nostri cibi usando ingredienti freschi, a mangiarli consapevoli di portare nutrimento dentro di noi.
Per le tante persone che restano giustamente a casa non è necessario mangiare le stesse quantità di cibo di quando si corre al lavoro, si va in palestra… l’introduzione di cibo va anche correlata al tipo di vita, aldilà delle abitudini.
Esamineremo prossimamente gli altri risvolti del nostro rapporto col cibo.
Delia Ravetti