43 milioni di farmaci

Oltre 16 milioni di italiani soffrono di dolore cronico benigno, più della metà di mal di schiena e poi di cefalea, nevralgie del trigemino, artrosi.

Problemi che pesano molto sulla qualità della vita, anche perché il 25%, pur curandosi, continua a soffrire perché si cura male. Chi continua a stare male si divide in un 15% di donne e  un 10% degli uomini, con cause, sintomi e decorsi differenti.

In Italia, purtroppo, il primo rimedio per il mal di schiena è considerato l’assunzione di farmaci, in particolare i farmaci antinfiammatori non steroidei, i Fans. Nel 68% dei casi il dolore viene controllato con uno di questi medicinali (ogni anno si consumano 43 milioni di confezioni di Fans), rispetto a una media europea del 44%, questo vuol dire che si spendono ogni anno un sacco di soldi in medicine e si perdono un sacco di soldi per assenza dal lavoro.

Fortunatamente secondo un recente sondaggio sempre più italiani cominciano ad avere poca fiducia nei medicinali.

Come sosteniamo da anni con un farmaco si va a spegnere un sintomo doloroso ma non si agisce sulle cause.

Il mal di schiena delle donne è caratterizzato da molteplici cause, la maggior parte delle quali da ricercarsi nello stile di vita e nelle abitudini quotidiane.

La vita frenetica che si conduce, l’accumulo eccessivo di stress o la difficoltà nel gestirlo.

La sedentarietà intesa come mancanza di movimento, che siano esercizi specifici, una camminata all’aria aperta, un giro in bicicletta la domenica.

La cattiva postura sul lavoro e in auto.

La predisposizione anatomica, ad esempio la presenza di una scoliosi giovanile.

Il tono muscolare ridotto, soprattutto nella muscolatura addominale, paravertebrale e degli arti inferiori. Le retrazioni muscolari, cioè muscoli accorciati e tesi come tutti muscoli che compongono la catena posteriore del corpo o l’ileopsaos. Una ridotta mobilità articolare ad esempio nei movimenti delle anche o poca mobilità dei movimenti della colonna vertebrale.

A questi fattori si aggiunge qualche chilo di troppo che pesa sulle articolazioni e sulla schiena, l’intestino non efficiente con i problemi correlati.

Oltre a tutto ciò si sommano fattori esterni: traumi diretti, come incidenti o cadute oppure movimenti scorretti nel sollevare carichi pesanti o movimenti scorretti ripetuti nella giornata.

Come vedi le cause sono molteplici, inoltre tutte queste cause sono strettamente collegate tra di loro. Diversamente da quello che tanti sostengono il mal di schiena delle donne non è solo un problema muscolo – scheletrico  risolvibile con l’assunzione di un farmaco ma un mondo ben più complesso.

La maggior parte delle donne non conosce la causa del suo dolore alla schiena, pensa sia dovuto al famoso “colpo della strega”, ad una contrattura muscolare, ad una possibile ernia e soprattutto non sa che le cause possono essere più di una, che sono connesse l’una con l’altra e che vanno ricercate nello stile di vita e nelle abitudini quotidiane.

La vita frenetica che conduciamo, l’impossibilità di perdere tempo, l’obbligo di essere sempre attive e di non fermarsi mai, tutte queste cose richiedono sempre maggiore energia e impegno, in più la necessità di prendersi cura degli altri elimina il tempo per sé stesse.

Molto spesso nel turbine di questo tipo di vita, si mangia quello che capita, di corsa, senza fare attenzione a quello che si ingurgita.

Si tende a vivere in apnea, senza neanche aver “il tempo di respirare” e quando arriva il mal di schiena si è costrette a fare azioni alla ricerca di un sollievo immediato, si assumono farmaci antidolorifici, si applicano cerotti antinfiammatori o pomate miracolose.

Si smette di fare la poca attività fisica che si faceva o si fa finta di niente aspettando che la situazione migliori.

Ci si può concedere al massimo un trattamento sporadico “quando proprio non so dove sbattere la testa”.

Molte di queste azioni diventano delle cattive abitudini. Purtroppo queste abitudini, queste azioni fuori controllo, hanno più conseguenze negative che positive e peggiorano la situazione a lungo termine.

Mangiare in maniera disordinata, di fretta, porta inevitabilmente a mettere su qualche chilo di troppo e compromettere le funzioni intestinali, già messe a dura prova dall’uso reiterato degli antidolorifici.

Le pomate non danno, nel tempo, nessun risultato.

Smettere di fare attività fisica farà perdere tono muscolare, irrigidire ulteriormente le articolazioni e porterà ad impigrirsi sempre di più.

Comportandosi in questo modo si prova a migliorare il sintomo, non considerando, però, tutte le possibili cause: il dolore è destinato a tornare presto e più forte di prima.

In periodi particolarmente intensi effettivamente le sole azioni che ci si possa permettere sono queste , bombardate dalla televisione alla ricerca della pillola magica, della soluzione immediata e miracolosa. Sempre alla ricerca di un piccolo aiuto che ci permetta di portare a termine la giornata o di finire un lavoro.

Qualche donna cerca conforto nel cibo.. “perché se mi tolgo anche quello…”

A fine giornata l’unico desiderio è il riposo sul divano.

Al mattino ci si sveglia già distrutte e con tutta la giornata davanti. Stanche, nervose, facilmente irritabili e con la forma fisica di un sollevatore di coriandoli.

È questa l’immagine che vuoi di te?

È questa la vita che vuoi?

Per quanto puoi andare avanti così?

Ma veramente mi vuoi far credere che una pomata  applicata superficialmente possa far passare definitivamente il tuo mal di schiena?

Che il tramezzino mangiato di corsa in macchina possa nutrire il tuo corpo in maniera adeguata da sostenere tutta la giornata?

Che lo zapping sul divano sia l’unica attività fisica possibile?

Noi possiamo aiutarti!

Il nostro programma Schiena Viva ha l’obiettivo primario di risolvere il mal di schiena nel breve termine ed evitare che si riproponga nel tempo; è costruito in maniera specifica sulla condizione della tua schiena, sul grado di consapevolezza corporea e nel rispetto delle tue esigenze di tempo.

Ogni programma è diverso dall’altro, come ogni donna è diversa da un’altra, lo creiamo su misura come un abito sartoriale. Per crearlo abbiamo bisogno di vederti, di parlarti e di conoscerti con calma.

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